Gabriele Silli (Roma, 1982) si è laureato in Filosofia presso l'Università di Roma "La Sapienza" nel 2009.
Le sue opere riflettono sulla materia e le sue possibili trasformazioni. Sono composte da diversi materiali come alghe, spugne, ferro, legno, bustine da té, resine, colle, carta trattata con l’acido, stralci di pellami che, insieme, danno vita a nuove forme e corpi materici frutto della trasformazione temporale e dell’evoluzione naturale dei materiali.
Il suo lavoro è stato esposto presso spazi pubblici e privati tra cui: MACRO, Roma; GAM – Galleria Arte Moderna di Roma, American Academy di Roma, Fondazione Baruchello, There is no place like home - Roma, Post-turismo - Post Ex Roma; Galleria Mazzoli, Modena - Berlino; Cité Internationale des Arts, Parigi; Museo del Novecento, Milano; PAC-Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano; Via Farini/DOCVA, Milano; OCAT, Shanghai; Museo Villa Croce, Genova; Fondazione Baruchello, Roma; Aaran Art Gallery, Tehran.
Fra le sue mostre personali ricordiamo: Anticipazione della fine, Galerie Mazzoli, Berlino 2022; Del mero essere, Galleria Giorgio Galotti, Torino 2019; Esercizi di Accanimento Ottativo-Digitali, Federica Schiavo Gallery, Roma 2014; Forms of the Rock in a night-hymn, Galleria Otto Zoo, Milano 2011.
Dal 2004 è parte del collettivo artistico MASTEQUOIA con Giacomo Sponzilli e Carlo Gabriele Tribbioli. Nel 2008 è stato in residenza presso ‘The Italian Cultural Institute’ di Budapest e nel 2012 (con MASTEQUOIA) ha vinto il Premio “Lo Schermo dell'Arte Film Festival di Firenze”. Nel 2019 ha svolto una residenza in Iraq nell’ambito del progetto A Season in Slemani. Nel 2021 è stato il protagonista del film Re Granchio di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, presentato alla “Quinzaine des Réalisateurs” a Cannes e nel 2022 è stato il co-protagonista del film Bassifondi con la regia di Trash Secco (Francesco Pividori), presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma. Nel film compaiono alcuni suoi lavori come parte della scenografia.
Vive e lavora a Roma.